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Cos'è la terapia
analitico-transazionale?

L’Analisi Transazionale è una teoria della personalità e una psicoterapia sistematica finalizzata alla
crescita e al cambiamento della persona, fondata da Eric Berne (Montreal, 1910 - Carmel-by-the-
Sea, 1970
).
L’AT si basa su tre assunti filosofici fondamentali:
- ogni persona è ok
- ogni persona è in grado di pensare e di autodeterminarsi;
- le decisioni prese possono essere modificate

Gli stati dell'Io

Uno dei concetti fondamentali dell’Analisi Transazionale è quello di Stati dell’Io. Fu intuito
da Berne negli anni Cinquanta del Novecento e riconfermato oggi dalle neuroscienze.
Per presentarlo, farò ricorso ad una semplice esercitazione pratica.
- Ripensate alle ultime 24 ore della vostra vita.
- In questo arco di tempo ci sono stati dei momenti in cui avete agito, pensato e provato
emozioni in modo simile a quando eravate bambini?
- Ci sono stati altri momenti in cui vi siete ritrovati a comportarvi, a pensare e a sentire in
modi che vi ricordano i vostri genitori?
- Infine, ci sono state delle circostanze in cui i vostri comportamenti, le vostre azioni e i vostri
sentimenti sono stati semplicemente una risposta al qui e ora, cioè a quanto stava avvenendo
intorno a voi, senza ricalcare modi genitoriali o senza sentirvi sopraffatti dalle emozioni che
stavate provando?
- Seguendo il modello dell'AT, possiamo affermare che nella prima situazione agivate,
pensavate e sentivate a partire dallo Stato dell'Io Bambino; nel secondo caso eravate
nello Stato dell'Io Genitore e nell'ultima situazione nello Stato dell'Io Adulto.

Lo svolgimento di questo breve esercizio, consente una prima familiarizzazione con il modello
tripartito degli Stati dell'Io. Esso è convenzionalmente rappresentato come un insieme di tre
cerchi disposti l'uno sopra l'altro (si veda figura sotto). Per un buon equilibrio della nostra
personalità abbiamo bisogno di attingere alle risorse di tutti e tre gli Stati dell'Io, mentre il
disagio è proprio legato ad una condizione di non armonia e conflitto fra Genitore, Adulto e
Bambino.

Intuita da Berne già dagli anni Cinquanta del Novecento, la presenza di stati della mente che funzionano secondo pensieri, emozioni e comportamenti del passato è oggi confermata dalle neuroscienze. Oggi sappiamo, infatti, che la nostra mente conserva memorie implicite di eventi dell’infanzia e dell’adolescenza che hanno avuto un impatto traumatico. Tali memorie si riattivano ogni volta che uno stimolo presenta un’associazione con eventi, situazioni e persone del passato. Ad esempio, in età adulta, di fronte a un rimprovero di un superiore, potrei sentirmi sopraffatta, piena di vergogna e di ansia, in modo simile a quando, da bambina, venivo rimproverata dai miei genitori.
Potrei cioè reagire ad una situazione del qui e ora come se fossi ancora lì e allora e potrei perdere di vista le differenze fra le risorse di cui dispongo oggi e quelle di quando ero piccola. Oggi, grazie alle neuroscienze, sappiamo che, in situazioni come quella che ho appena descritto, quello che si riattiva è una memoria implicita, non associata alla sensazione di star ricordando qualcosa. Sto vivendo un ricordo emotivo, corporeo, sensoriale. Quello che si riattiva è un’antica risposta di dolore, ormai coperta, in qualche modo esiliata, eppure dolorante. A protezione da questo dolore, ognuno di voi ha sviluppato modalità di protezione e preso delle decisioni di copione.

Immagini di Beatrice Liberini

Metodologia

Immagini di Beatrice Liberini

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